A SANTE CASERIO

Pietro GORI

 

Lavoratori a voi diretto è il canto
Di questa mia canzon che sa di pianto
E che ricorda un baldo giovin forte
Che per amor di voi sfidò la morte.

A te Caserio ardea nella pupilla
De le vedete umane la scintilla
ed alla plebe che lavora e geme
Donasti ogni tuo affetto, ogni tua speme.

Eri ñello splendore della vita
E non vedesti che notte infinita,
La notte dei dolori e della fame
Che incombe sull'immenso uman carname.

E ti levasti in atto di dolore
Di ignoti strazi altier vendicatore
E t'avventasti tu si buono e mite
A scuoter l'alme stanche ed avvilite

Tremarono i potenti all'atti fiero
E nuove insidie tesero al pensiero
Ma il popolo a cui tutto donasti
Non ti comprese, eppur tu non piegasti.

E i tuoi vent'anni una feral mattina
Donasti al mondo da la ghigliottina
Al mondo vil tua grand'alma pia
Alto gridando: "Viva l'Arnachia!"

Dormi Caserio entro la fredda terra
Donde ruggire udrai la final guerra.

Front Musical d'Intervention - fmi2@online.fr - http://fmi2.free.fr